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Storia Romana

Assai scarse e poco significative le notizie in nostro possesso da riferire al territorio di Cigliano nell'antichità. La zona su cui sorge il comune è stata identificata da alcuni storici antichi (tra cui il Durandi ne "La marca di Ivrea") con la zona abitata dagli Ictumuli, popolazione di origine pre-romanica. Secondo la teoria dello studioso appena citato, il territorio abitato da questa popolazione si stendeva "dai colli di Masino, Moncrivello, Villareggia sino ad una linea tendente per un tratto a levante e rivolgentesi al nord comprendendo il territorio di Santhià fino al fiume Cervo sotto Biella". A suffragare tale pensiero, alcune supposizioni fatte da un' altro studioso di storia ciglianese vissuto nel secolo scorso, il religioso erudito Natale Martinetti, dimostrano che Cigliano insieme a Santhià (l'antica Santa Agata) costituiva uno dei due paghi principali della popolazione sopradescritta. I Galli, scesi dalle Alpi verso la fine del secondo secolo avanti Cristo riuscirono a soggiogare le popolazioni stanziate nel territorio. Tra queste, vi furono presumibilmente anche gli Ictumuli. Alcuni ritrovamenti di monete in argento e rame nonchè vasi di terracotta avvenuti in regione S. Pietro martire, Rocca e Gerbido ma soprattutto il rinvenimento di sepolcreti di varia grandezza contenenti scheletri (avvenuto nel 1791, durante gli scavi per la costruzione della Patronale di S. Emiliano) inducono a pensare che, durante il periodo della dominazione romana, Cigliano fosse un centro militare di discreta importanza. Degli scavi eseguiti ci rende memoria lo storico Martinetti che rammenta come, nel 1791 "mentre si lavorava alle fondamenta della nuova chiesa parrocchiale di S.Emiliano, nello scavar la fossa per bagnar la calce, alla profondità di un trabucco circa si trovò un grande sepolcro in pietra...vi si trovarono ossa di straordinaria grossezza, un vaso di terra cotta ed una moneta d'argento". Sempre, secondo le supposizioni fatte dallo studioso, le immagini rappresentate sulla moneta ci spingerebbero a collocarla in epoca anteriore alla morte di Cesare, mentre di poco posteriore dovrebbe essere l'arca sepolcrale in cui fu trovata. Un altro studioso, accanto a questo significativo ritrovamento Audisio, citando il Martinetti, parla di numerose altre monete che testimonierebbero la presenza romana sul territorio per un lungo periodo. Il territorio di Cigliano si sarebbe trovato ad essere percorso dagli itinerari degli eserciti romani. Purtroppo tutto il materiale descritto è andato perduto nel tempo.